Salute

Nuove frontiere nella terapia del glaucoma, una malattia subdola ma pericolosa per la vista

Cos’è il Glaucoma?

Il glaucoma è un patologia molto spesso silenziosa, anche per questo è la seconda causa più comune di cecità in Italia. Le persone più colpite sono gli over 60 e raramente si manifesta prima dei 40 anni.

Il glaucoma è dovuto all’aumento della pressione interna dell’occhio. All’interno del bulbo oculare infatti, è presente un liquido trasparente chiamato umor acqueo che circola in maniera continuativa, apportando nutrimento alle strutture oculari. L’umor acqueo esce poi dal bulbo oculare attraverso delle vie di deflusso.
Quando questo non avviene a causa di un’ostruzione di queste vie, aumenta il rapporto tra l’umore acqueo prodotto e quello di scarto, causando così un aumento della pressione oculare, che normalmente è 14-16 mmHg. Se questo aumento della pressione interna dell’occhio è eccessiva e perdura per molto tempo si ha come conseguenza un danno del nervo ottico. Il nervo ottico è una struttura che collega l’occhio al cervello e trasmette degli impulsi elettrici creati dalla retina, che poi il cervello elabora come immagini.

Quali tipi di Glaucoma esistono e quali sono le cause?

Esistono molte forme di glaucoma, ma le più importanti e frequenti sono:

  • Glaucoma primario cronico semplice (ad angolo aperto)
  • Glaucoma primario ad angolo chiuso acuto o cronico
  • Glaucoma congenito

Il glaucoma ad angolo aperto è quello più frequente, dovuto alla difficolta dell’umor acqueo a defluire all’esterno dell’occhio per una parziale ostruzione delle vie di deflusso. E’ la forma che colpisce gli adulti intoro ai 40-50 anni ed evolve molto lentamente.

Il glaucoma ad angolo chiuso, quando è acuto si manifesta improvvisamente a causa di un’ostruzione totale delle vie di deflusso, quando è cronico la pressione aumenta lentamente come nel glaucoma ad angolo aperto.

Il glaucoma congenito si manifesta già alla nascita o nei primi anni di vita ed è dovuto a una malformazione delle vie di deflusso dell’umor acqueo. Essendo il bulbo oculare dei neonati molto plastico si ha un aumento delle dimensioni dell’occhio, fenomeno chiamato chiamato buftalmo. E’ un forma rara ma è una delle cause principali di cecità o ipovisione infantile.

Le cause del glaucoma primario, come abbiamo visto sono dovute a una ostruzione parziale o completa delle vie di drenaggio dell’umor acqueo. Nel glaucoma ad angolo chiuso i canali di drenaggio si chiudono perché l’angolo tra l’iride e la cornea è troppo acuto.

Esistono anche numerose forme di glaucoma secondario dove l’aumento della pressione oculare è dovuta a infezioni, tumori, interventi chirurgici per cataratta, ridotto spessore corneale centrale, miopia, diabete, farmaci come ad esempio il cortisone, e addirittura lo stress e l’ansia accumulati possono portare a diverse malattie oculari tra le quali il glaucoma.

Sintomi del glaucoma e diagnosi di glaucoma

Tutte le forme di glaucoma, eccetto quello acuto, sono asintomatiche, la malattia insorge e progredisce anche per lungo tempo senza che il soggetto affetto se ne renda conto. Per questo motivo il glaucoma viene definito come il “silenzioso ladro della vista”.  La prima ad essere colpita è la visione periferica, il paziente noterà quindi un restringimento del campo visivo, ovvero difficolta a vedere in basso, in alto o di lato. A questo punto però il danno al nervo ottico sarà già a uno stadio avanzato.
La visione centrale è quella che viene colpita per ultima, per questo motivo per molto tempo, una persona colpita da glaucoma potrà avere i famosi dieci/decimi, che non garantiscono però la completa integrità dell’apparato visivo.
Nel caso del glaucoma acuto, i sintomi sono evidenti e insorgono in maniera precipitosa, con un dolore acuto e improvviso, visione gravemente compromessa, aloni intorno alle luci e cefalea spesso associata a nausea e vomito.
Proprio a motivo dell’assenza di sintomi nel glaucoma, è fondamentale effettuare regolari visite oculistiche complete di esame del segmento anteriore dell’occhio, esame del fondo oculare per valutare l’integrità del nervo ottico e tonometria (ovvero misurazione della pressione intraoculare).
Altri esami che lo specialista potrà richiedere sono l’analisi del campo visivo, la curva tonometrica diurna, la gonisocopia (ovvero lo studio dell’angolo iridocorneale), pachimetria (misurazione dello spessore corneale)

Prevenzione e trattamento del glaucoma

A livello di prevenzione primaria, molti dai dimostrano che una dieta sana e ricca di vitamine, fare regolarmente esercizio fisico, evitare il fumo e mantenersi, in generale, in piena salute e benessere, sono elementi protettivi rispetto alla progressione del glaucoma.

E’ fondamentale per prevenire danni irreversibili al nervo ottico, diagnosticare in maniera tempestiva il glaucoma, sottoponendosi a regolari e periodici controlli oculistici, soprattutto dopo i 40 anni, così da poter evidenziare una predisposizione o un inizio di glaucoma.

Una volta diagnosticata la malattia lo specialista deciderà qual’ è il trattamento più adatto al tipo di glaucoma.

La terapia farmacologica consiste nel somministrare colliri in grado di abbassare la pressione oculare.

I principi attivi possono essere beta bloccanti, prostaglandine,  inibitori dell’anidrasi carbonica ecc.

E’ fondamentale che il paziente comprenda l’importanza di assumere regolarmente la terapia, anche senza la percezione di benefici tangibili, onde evitare a lungo andare danni permanenti alla vista.

Quando il collirio da solo non è sufficiente a tenere sotto controllo la pressione oculare c’è la possibilità di ricorrere al trattamento laser o chirurgico.

Il trattamento laser consiste nel somministrare stimolazioni termiche a livello del trabecolato (la porzione dell’occhio deputata al deflusso dell’umor acqueo dall’interno all’esterno dell’occhio) così da determinare un aumento della sua capacità di deflusso e determinare di conseguenza una riduzione della pressione oculare.

Dopo gli interventi, chirurgico o laser, è importante seguire norme comportamentali e igieniche stringenti per evitare infezioni e sottoporsi a regolari controlli oculistici.