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Salute

Equilibrio psico fisico delle neomamme: un dovere verso il proprio bambino

Quante cose hanno da fare le mamme?

Talmente tante che alla fine ci si dimentica di qualcosa, e quasi sempre quel qualcosa è se stesse. Talvolta si mettono in secondo piano anche i disturbi fisici più o meno grandi, compresi i dolori che si pensa di poter sopportare. Eppure tutto questo a lungo termine logora il corpo e l’equilibrio psico fisico.

Forse può aiutare ricordarsi che prendersi cura di se stesse è un dovere che si rispecchia positivamente anche sui propri figli. Per esempio bisogna essere in forma per correre dietro a un piccolino che ha voglia di esplorare il mondo e un mal di schiena cronico non è di aiuto.

Meglio fermarsi e capire da dove arriva il problema, se si dorme male oppure è un problema ai piedi. Non si può rimandare una visita perché non si ha tempo o modo per uscire. Piuttosto si può trovare un podologo che possa venire a casa, in modo da poter stare vicino al proprio bambino ma senza trascurare la propria salute.

Oltre ai disturbi fisici c’è il carico emotivo che può sfociare in quello che si chiama “burnout genitoriale”. Meglio sapere di cosa si tratta, così da riconoscerlo e porvi rimedio.

I segnali d’allerta

In generale ogni forma di burnout causa una stanchezza generale, ma per i genitori è normale sentirsi privi di forze. Come capire quindi se si è in pericolo? Ci sono tre aspetti da considerare: l’esaurimento emotivo, il senso di distacco dai membri della famiglia e il sentimento di inadeguatezza per il proprio ruolo. Come si vede si tratta di “sintomi” che afferiscono più alla sfera psicologica che a quella fisica, sebbene il senso tipico di spossatezza prenda poi il corpo.

È importante però comprendere la differenza. Perché la stanchezza da notti insonni si cura con una buona dormita, mente il burnout genitoriale richiede interventi differenti.

Riorganizzazione generale

Uno dei maggiori problemi delle mamme è quello di ritrovarsi troppo sole. Talvolta è una questione concreta, ovvero non hanno vicino abbastanza aiuto, ma nella maggior parte dei casi è una questione mentale: si fanno carico di troppe cose in prima persona. È quindi necessaria una riorganizzazione familiare che coinvolga tutti, a partire dalle mamme stesse che debbano avere consapevolezza dei propri limiti.

Ricordarsi di sé

Abbiamo già accennato dell’importanza di curare se stesse, ma la prima cosa da fare è “vedersi”. Bisogna riconoscere le proprie esigenze e comunicarle. Facendo così a volte può bastare veramente poco per rimettersi in forma: una mezz’ora dedicata a una passeggiata oppure una telefonata in tranquillità per parlare del proprio lavoro. Azioni compiute con totale dedizione, lasciando altrove il senso di colpa.

Tecniche di rilassamento

Per ottenere tutto questo la prima azione da compiere è rilassarsi. Qualcosa che sembra lontano dal compito di una mamma, eppure è la base per far stare bene tutta la famiglia. Siccome non basta dirlo, bisogna trovare qualche tecnica che aiuti a ottenere il risultato. La meditazione guidata per esempio, lo yoga o anche semplici esercizi di respirazione: inspirazioni lunghe e profonde spesso permettono di rallentare l’ansia per poi ripartire.
Fonti:

Accademia di psicologia – www.accademiadipsicologia.it
Save the children – savethechildren.it/blog
Il sole24 ore – alleyoop.ilsole24ore.com

Disclaimer: Consultare il proprio medico è essenziale per ricevere consigli affidabili e una diagnosi accurata, diversamente da quanto possa offrire questo articolo.