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Asilo nido domestico: ecco come aprirlo

I neo genitori sanno quanto sia difficile trovare un asilo nido per i propri bambini e quanto sia altrettanto complicato riuscire a gestire questo problema; le liste d’attesa sono spesso lunghissime e i costi per altro tipo di soluzione insostenibili. Ecco allora la soluzione dell’asilo nido domestico, una modalità di accoglienza dei bambini e di assistenza nei loro confronti secondo le modalità previste dalla legge. L’asilo nido domestico può essere un ottimo business e investimento in quanto è una formula in forte crescita e che può riservare importanti novità.

Cosa c’è da sapere sull’asilo nido domestico

Ad oggi la legge che regolamenta un asilo nido domestico è quella regionale, essendo ogni Regione tenuta a gestire l’organizzazione di questo fenomeno. Per aprire un asilo nido domestico si può utilizzare la casa dove si vive in maniera stabile, riducendo così i costi per l’acquisto o l’affitto di un altro immobile. Il consiglio però è quello di informarsi e verificare se ci sono strutture più funzionali allo svolgimento di questa attività e di poter ottenere finanziamenti e bandi (sia regionali che europei) per l’organizzazione degli spazi dell’asilo nido.

A proposito di spazi da organizzare all’interno dell’asilo nido domestico c’è sicuramente quello di attrezzare gli ambienti con giochi fatti a misura di bambino. Tutte le aree interne devono essere luminose e a norma, nonché pulite e conformi a quelle che sono le esigenze dei bambini piccoli.

Anche per quel che riguarda il numero dei bambini bisogna prendere a riferimento i regolamenti regionali, perché il rapporto che c’è tra educatori e numero dei bambini varia da regione a regione. Solitamente si stabilizza sui 4-5 bambini per ogni educatore, ma in alcune regioni tale numero raddoppia.

Quello che è fondamentale pensare, prima ancora di doverlo organizzare, è che i bambini devono avere spazi adatti alle loro necessità e lontani da qualsiasi tipo di rischio. Ecco quindi che per un asilo nido domestico un ambiente come la cucina deve essere rigorosamente separato dagli spazi destinati ad ospitare i bambini piccoli. Stesso discorso anche per l’arredamento interno dei locali dell’asilo nido domestico: tutti i mobili e gli accessori presenti devono essere muniti di paraspigoli per evitare che i bambini possano farsi male.

Inoltre la casa dove si ospitano i bambini deve avere anche uno spazio dove farli riposare. Se possibile è preferibile utilizzare un ambiente separato da quello dove giocano, soprattutto perché in questo modo si permette una certa elasticità degli orari dei bambini, potendo far giocare alcuni di loro mentre gli altri riposano.

Le norme

La tassazione dell’immobile utilizzato come asilo nido domestico è quella normale per le case (sia che siano in affitto o di proprietà) e non ci sono costi aggiuntivi. Nelle norme regionali cui fare riferimento bisogna tenere in considerazione che gli impianti idrici, del gas e quelli elettrici devono essere tutti a norma e devono essere sempre disponibili tutti i documenti necessari. L’ultimo elemento da considerare riguarda il bagno: non è necessario predisporne uno apposito per i bambini, ma quello presente deve essere dotato di un fasciatoio per rispondere alle loro esigenze primarie.