L’olio extravergine di oliva: un’eccellenza del Made in Italy
L’olio extravergine di oliva rappresenta uno dei prodotti tipici del Made in Italy, uno dei simboli stessi della rinomata tradizione italiana.
Nonostante questo si sono tenuti parecchi dibattiti sui parametri, considerati standard, per poter definire davvero di qualità un olio extravergine.
Uno dei problemi più diffusi in questo settore è la presenza di imitazioni del prodotto originale, per questo motivo è fondamentale capire quali sono i criteri più importanti che rendono un olio extravergine puro.
Al contrario di quanto si possa pensare, non è l’area geografica a determinare la qualità maggiore o minore di un olio ma le best practices che vengono rispettate e messe in atto dalla filiera di produzione. In generale, se queste pratiche vengono rispettate l’olio risulterà ottimo al gusto.
Il sapore dell’olio EVO:
Una delle caratteristiche principali di un olio extravergine di qualità è un sentore quasi di fruttato all’assaggio, questo perché significa che le olive impiegate sono fresche e sane.
Anche un retrogusto piccante ed amaro è perfettamente normale. I responsabili di questo sapore sono i polifenoli, antiossidanti naturali incaricati di contrastare gli effetti dell’invecchiamento.
Il colore dell’olio extravergine:
Il colore che l’olio presenta non è, di per sé, un vero indicatore di qualità. Basta pensare che durante le degustazioni l’olio viene versato in calici opachi, scuri che quindi rendono impossibile stabilire il colore effettivo.
In generale, quindi, il colore di un olio extravergine dipende soprattutto dal tipo di oliva e dal suo grado di maturazione o, ancora, dalla presenza o meno di alcuni elementi chimici tipici della lavorazione.
Solo nel caso in cui l’olio presenti un colore che tende alle tonalità del rosso allora saremmo davanti ad un prodotto che presenta problemi come l’esposizione al sole o l’età troppo avanzata. In questo caso l’olio avrebbe un sapore rancido.
Il profumo dell’olio EVO italiano:
Il profumo tipico di un ottimo olio extravergine è di oliva spremuta fresca. Le sensazioni infatti legate all’olfatto sono determinanti per stabilire la qualità di un prodotto.
Al contrario di prodotti come i vini, per l’olio l’età che avanza è una vera e propria minaccia. E’ possibile conservare l’olio in un luogo fresco ed buio per tenerlo al riparo da segni di deterioramento.
Il modo migliore per non sbagliare acquisto ed incappare in qualche scadente imitazione è rivolgersi a chi tratta esclusivamente oli di qualità.
Come utilizzare l’olio extravergine nella nostra alimentazione:
Non tutti lo usano ma l’olio extravergine è perfetto per friggere gli alimenti. Sicuramente più dispendioso dell’olio di semi ma certamente più salutare. L’unico elemento da valutare è la possibilità che il gusto intenso dell’olio possa coprire alcuni sapori.
Si pensa da sempre che un olio che presenti un sapore molto intenso sia molto più calorico. In verità si tratta di una leggenda metropolitana in quanto non esiste nesso tra gusto e calorie.
Un altro falso mito riguarda il colore dell’olio. Se questo è torbido si pensa che sia di vera qualità, questo però non è corretto. Per averne la certezza è necessario che l’olio sia torbido e non filtrato fin dall’inizio, questo perché con il tempo arriva anche il deterioramento.
Sebbene l’olio extravergine sia consigliato in moltissimi regimi alimentari salutari, è comunque fondamentale farne un uso misurato. Un consumo eccessivo, infatti, porterebbe alla produzione di radicali liberi, nemici giurati delle nostre cellule in quanto le danneggiano.