Disturbi gastrici: vediamo alcuni consigli in gravidanza
Una futura mamma già lo sa, il viaggio che sta intraprendendo è magico ed emozionante, non privo di… Montagne russe, ma comunque indimenticabile. Tutte le quasi- mamme vorrebbero che il loro percorso di gravidanza fosse sereno, perfetto, privo di intoppi. Tuttavia, potrebbero insorgere alcuni, piccoli fastidi a livello gastrico: nulla di allarmante, ma scopriamo insieme alcuni consigli in gravidanza per le future mamme.
In ciascuno dei tre trimestri potrebbe emergere qualche disturbo gastrico transitorio:
Nausea seguita da vomito nei primi tre mesi
La nausea gravidica è riconducibile a una normale (e non preoccupante) oscillazione ormonale: il progesterone influisce sul rilassamento dei muscoli lisci gastrici, determinando nausea e a volte vomito. La nausea gravidica insorge spesso la mattina a stomaco vuoto.
Se in questa fase lo stomaco è scombussolato, è possibile mettere in pratica consigli di cucina semplici per attenuare il fastidio:
- Consumare alimenti secchi. Al mattino, ad esempio, può essere utile mangiare cibi secchi (come un biscotto, un grissino, una fetta biscottata o pane ben tostato) prima di alzarsi dal letto, in modo da assorbire il ristagno di succhi gastrici più intenso di notte, a causa della posizione orizzontale;
- Consumare piccoli pasti frequenti. Evitiamo pasti abbondanti, che potrebbero promuovere il senso di nausea. Via libera, invece, a spuntini semplici e leggeri tra un pasto principale e l’altro.
- Evitare cibi grassi e pesanti, e preferire pietanze sazianti e digeribili (pollame, riso, pesce magro, yogurt, senza escludere frutta e verdura di stagione);
- Bere tè, preferibilmente deteinato, o camomilla (con moderazione) ed evitare bevande gassate, caffè, alcolici;
- Masticare zenzero in piccole quantità: può contribuire a placare il senso di nausea. Non tutti ne tollerano il sapore “piccante”, dunque è bene rifarsi alla propria sensibilità individuale.
Difficoltà digestive nel secondo trimestre di gravidanza
Subito dopo i pasti si può avvertire una sensazione di gonfiore all’addome superiore, pienezza e peso a livello gastrico. Questa situazione è provocata dall’aumento volumetrico uterino che determina a propria volta una pressione sullo stomaco, frequentemente correlata ad acidità gastrica eccessiva.
Ecco alcune dritte pratiche per contribuire a promuovere le funzioni digestive:
- Consumare pasti moderati e frequenti, per non “stressare” lo stomaco;
- Mangiare e masticare con lentezza. Ogni processo digestivo inizia nel cavo orale, con la masticazione: sminuzzare bene ogni boccone può agevolare l’azione degli enzimi digestivi della saliva;
- Evitare cibi grassi e piccanti, e preferire cibi digeribili (li abbiamo citati poco fa);
- Bere tè deteinato o camomilla moderatamente, per favorire la digestione;
- Evitare bevande gassate che gonfiano lo stomaco e concorrono ad aumentare la produzione gli acidi gastrici;
- Non coricarsi subito dopo mangiato, ma attendere almeno un paio d’ore, per non interferire con le fisiologiche funzioni digestive.
Bruciore gastrico (talvolta reflusso) nel terzo trimestre
La ragione primaria è l’accrescimento/aumento, graduale e costante, del volume dell’utero. L’utero continua ad aumentare, fino a raggiungere l’arco costale. In questo modo, può provocare una pressione dello stomaco in alto, impedendo che si riempia, e provocando una condizione di “pienezza”, con eventuali pirosi gastrica e reflusso frequenti dopo il pasto serale, da coricate.
Eccoci alla fine del viaggio. Vediamo come rimediare a bruciore e reflusso:
- Coricarsi su un fianco: è prestare attenzione alla posizione in cui ci si corica. Questa non deve essere perfettamente supina, cerchiamo invece di coricarci di lato o con la testa sollevata da un ulteriore cuscino in modo da ottenere una postura leggermente più diritta, in modo da contrastare il ristagno di materiale acido nell’esofago.
- Non corichiamoci subito dopo mangiato, poiché la posizione orizzontale promuove la risalita e la stagnazione dei succhi gastrici nell’esofago. Meglio attendere un paio di ore, per essere sicure di non interferire con i processi digestivi;
- Preferire un abbigliamento comodo: prediligiamo indumenti confortevoli, non aderenti, che non impediscano i nostri movimenti, ma soprattutto che non comprimano stomaco e addome.
- Fare lunghi respiri profondi. Al termine della gravidanza, il respiro sarà sempre un pochino più difficoltoso, poiché il diaframma viene spinto verso l’alto dall’utero che aumenta e raggiunge la sua massima dimensione. Ricordiamo di rilassarci, provando a fare lunghi respiri, per quanto ci è possibile, incamerando quanta più aria riusciamo.
- Migliorare la postura durante i pasti e dopo: è importante, ma spesso questo aspetto viene trascurato. Mangiare in posizione diritta e dedicare ai pasti il giusto tempo (e molto spesso la giusta lentezza), senza ingollare il cibo, può essere un valido consiglio;
- Farsi aiutare quando necessario: l’ultimo trimestre è il più faticoso prima del parto. Il momento fatidico si avvicina, e con esso qualche timore. Una mamma ha bisogno di un sostegno pratico, perciò non esitiamo a chiedere quando lo riteniamo opportuno.
Vediamo insieme altri consigli di salute in gravidanza: in tutte le condizioni viste in precedenza, citrati e vitamine possono essere d’aiuto, attenuando i disturbi gastrici quando serve, e promuovendo il benessere gastrico. Infatti, i citrati contribuiscono a tamponare l’acidità gastrica, le vitamine B1 e B2 agevolano i processi digestivi tramite il corretto impiego di proteine, grassi e zuccheri, mentre la vitamina B6 può essere utile ad attenuare la nausea.