10 Aziende vinicole campane da visitare nel 2022
Se stai pianificando le vacanze invernali o primaverili al Sud, ti consigliamo di aggiungere tra le tue tappe almeno una delle 10 migliori aziende vinicole campane aperte al pubblico. La regione ha un patrimonio vitivinicolo tutto da scoprire e ancora poco conosciuto dagli stessi Italiani. Con questa guida, potrai immergerti in un mondo fatto di storia, bellezza e unicità che vorrai gustare, anzi degustare, fino all’ultima parola. Perciò, buona lettura!
Migliori cantine campane: l’elenco diviso per provincia
Prima di addentrarci nella guida alle aziende vinicole, ti raccontiamo un pò di curiosità. Il numero di piccole e grandi cantine in Campania cresce anno dopo anno, così come i vigneti. Secondo Quattrocalici, sono oltre 24.000 gli ettari di terreno coltivati a vigna, da cui si produce il 40% di vini bianchi e il 60% di vini rossi e rosati.
L’ampelografia regionale è davvero generosa: già dal tempo degli antichi Greci e Romani vi erano tracce di coltivazioni nelle zone collinari e montuose — come l’Irpinia— o sulle coste tirreniche —come i Campi Flegrei e le isole. La tradizione è sopravvissuta nei secoli, grazie all’impegno dei viticoltori campani, che hanno riscoperto e ridato auge a vitigni considerati “poveri” fino a pochi decenni fa (un esempio su tutti sono la Falanghina e l’Aglianico).
Da questi sono nate denominazioni DOP, DOC, e IGP, apprezzate non solo in Italia, ma anche all’estero, come il Taurasi, il Fiano di Avellino e il Lacryma Christi del Vesuvio.
In quali cantine puoi berli? Ecco le nostre proposte suddivise per provincia.
Aziende vinicole ad Avellino
Avellino è la patria dell’Irpinia, un complesso di comuni situati sull’Appennino campano, conosciuta anche come la Terra dei lupi. Qui sorgono due cantine che hanno fatto del territorio il proprio punto di forza.
Tenuta del Meriggio
Ve la consigliamo per tre motivi.
Il panorama mozzafiato: l’azienda è immersa nella valle tra i fiumi Sabato e Calore, nel comune di Montemiletto, a pochi chilometri da Taurasi. Da qui avrete una vista meravigliosa su decine di ettari di vigneti, che potrete ammirare dalla terrazza panoramica sita al secondo piano della cantina.
L’impegno ecosostenibile: Tenuta del Meriggio è relativamente giovane, ma ha puntato sull’innovazione. Tutta la struttura, compresa la produzione, si affida a fonti rinnovabili: dalla fitodepurazione delle acque reflue, ai pannelli fotovoltaici che alimentano gli oltre 4.000 mq di cantina.
La riscoperta della tradizione: i vini sono prodotti esclusivamente con vitigni autoctoni della Campania, coltivati nei vigneti di proprietà dell’azienda (per lo più adiacenti alla cantina). Questa scelta punta all’assoluta qualità del prodotto finale, riconosciuta anche da Radici del Sud e Gambero Rosso, che nel 2021 hanno premiato il Fiano di Avellino D.O.C.G.
Mastroberardino
Da un’azienda giovane, a una che ha fatto la storia dei vini irpini. Mastroberardino è un’autorità e tra le cantine campane famose da visitare almeno una volta nella vita.
Le prime tracce di vigneti di proprietà della famiglia risalgono alla metà del 1700 in Atripalda, di cui Antonio Mastroberardino si fa erede negli anni Cinquanta del secolo scorso. La sua missione è semplice: conservare i vitigni di mamma Irpinia e riportarli nell’olimpo dei vini italiani. Sappiamo bene che, non solo ci è riuscito, ma ha rilanciato l’economia vitivinicola provinciale esportandola nel resto del Paese e all’estero.
Fiano di Avellino e Taurasi sono i suoi vini di punta. Oltre alle degustazioni in cantina, potrai soggiornare nel Radici Resort, con camere, ristorante e campo da golf, per un viaggio nel cuore dell’areale del Taurasi.
Aziende vinicole a Benevento
Lasciamo l’Irpinia per spostarci nel Sannio, una regione altrettanto storica, che si staglia sulle colline a cavallo tra Benevento e Avellino. Qui i vini pregiati rientrano nella Sannio D.O.C., che ingloba bianchi, rossi, rosati e spumanti prodotti con vitigni coltivati in collina.
Vinicola del Sannio
Sorge a Castelvenere, tra il Monte Matese e il Taburno, intercettando la strada del vino della Campania: chilometri e chilometri di percorsi tra gli antichi vigneti. Ed è qui che viene coltivato lo Sciascinoso, un vitigno antichissimo che ha rischiato di scomparire, recuperato da Vinicola del Sannio nel Maliziuto. Altra curiosità sulla cantina è Onyx, il vino dedicato a Ciro, un cucciolo di dinosauro rinvenuto a Pietraroja (comune vicino a Castelvenere), oggi custodito nell’ex Convento di San Felice a Benevento. Se sei un appassionato di paleontologia, non può mancare una visita in questo prezioso territorio.
Azienda agricola Il Poggio
La sua storia ha inizio con un aneddoto simpaticissimo, che ti invitiamo a leggere sul loro sito. I primi vigneti dell’azienda sono stati donati alla famiglia Fusco negli anni ’20 del 1900 e da quei tre ettari del fondo delle Defenze è nata la cantina oggi visitabile a Torrecuso.
Luce, giornate calde, notti fresche e la giusta pioggia rendono il territorio perfetto per la coltivazione di Falanghina, Aglianico, Coda di Volpe e Fiano del Sannio, tra i più premiati da Bibenda, Vini buoni d’Italia, USA Wine ratings e molti altri.
Aziende vinicole a Caserta
Colline, montagne, mare e vulcani rendono i terreni argillosi e ricchi di minerali. Parliamo soprattutto del Parco Regionale di Roccamonfina – Foce Garigliano, che nei secoli ha accolto i detriti del vulcano spento di Roccamonfina, senza dimenticare le ceneri del Vesuvio, seminando prosperità soprattutto per i viticoltori. Qui la regione ha riconosciuto la Galluccio DOC.
Porto di Mola
L’azienda si estende nei comuni di Galluccio e Rocca d’Evandro, tra le colline di Roccamonfina e il fiume Garigliano. Si erge sugli scavi di un antico porto romano, scoperto nel 1992, che dà il nome alla Cantina della famiglia Esposito-Capuano. Oggi accoglie visitatori da tutto il mondo nei suoi 300 ettari di vigneti, oliveti e aree verdi.
Oltre al tour in cantina, tra silos e botti, potrai richiedere una visita guidata nelle vigne, negli oliveti e nel frantoio, aperto al pubblico nel 2017.
Cantine Telaro
Un nome, una garanzia quando si parla di vini casertani. Telaro è sinonimo di esperienza gustativa e sensoriale: oltre alla cantina, che ospita botti e vini in invecchiamento, puoi conoscere la vera cucina locale nell’agriturismo La Starza, collocato nella tenuta di Galluccio.
Anche Cantine Telaro vanta numerosi premia assegnati da Gambero Rosso e Vinitaly. Per citare alcuni vini riconosciuti: Ara Mundi, Calivierno, Bariletta, Bella Femmena ed i brut Tefrite e Mala Femmena.
Aziende vinicole a Napoli
Filo conduttore tra le province di Caserta e Napoli è la presenza di vulcani. Qui, il Vesuvio ha creato nei secoli un territorio unico per la coltivazione della vite, di cui hanno fatto tesoro tutte le cantine partenopee.
Cantine Ferraro
Innestata nella pianura di Pompei, la cantina si abbandona a un retaggio storico unico al mondo. A pochi passi dagli scavi e dai sentieri verso il vulcano inattivo, si coltivano i vitigni tipici della zona: il Lacryma Christi, l’Aglianico, il Greco, la Falanghina e la Coda di Volpe. Avrai ormai capito che in Campania è raro trovare colture generaliste: tutta l’attenzione è concentrata su una rivalutazione dei biotipi, che variano di chilometro in chilometro.
L’inventiva, una virtù del popolo Napoletano, la ritrovi anche nell’esclusiva bottiglia in pietra lavica del 79 A.D., l’anno dell’eruzione del vulcano. Una particolarità che merita una visita al produttore del miglior Anyma Christi di Napoli.
D’Ambra Vini
Ischia non è solo isola turistica, ma anche detentrice di una lunga storia vitivinicola, di cui Casa D’Ambra è portavoce da 130 anni. Ciò che più affascina della tenuta è il panorama con sfumature verdi e azzurre e i vigneti a strapiombo sul mare, che sembrano tuffarsi nell’acqua cristallina, mentre tendono il braccio a piccoli atolli vicino alla costa.
In questo quadro suggestivo, puoi accostare alle vacanze isolane tra maggio e settembre un tour in cantina e alla scoperta del Vigneto Frassitelli o del Museo del Contadino. Ah, non dimenticare di assaggiare i vini e i taglieri di salumi e formaggi offerti dall’azienda.
Aziende vinicole a Salerno
Ultima, non per importanza, è la provincia di Salerno con la sua bellissima Costiera Amalfitana e il mare del Cilento. La Zizzona di Battipaglia non è l’unico prodotto per cui vale la pena di farci un salto: apprezzerai senz’altro i vini D.O.C. e I.G.T. delle cantine che stiamo per presentarti.
Marisa Cuomo
Sulla Costiera Amalfitana, nel comune di Furore, Marisa Cuomo e Andrea Ferraioli conducono l’azienda situata in una suggestiva location. Montagna e mare si abbracciano nella roccia, dove si estendono fazzoletti di terra coltivati a vigneto.
Visitare la cantina crea vere emozioni: per l’affaccio sul Golfo d’Amalfi e la cantina, scavata letteralmente nella roccia di origine dolomitico-calcarea, che accoglie la barrique in legno di rovere francese. I tour sono disponibili su prenotazione dal lunedì al sabato, fino alle 17:00.
Casa di Baal
Un piccolo gioiello, curato da quattro generazioni e oggi più splendente che mai, con il riconoscimento di agricoltura biologica ricevuto nel 2010. Puoi prenotare la visita in cantina a Macchia di Montecorvino ogni giorno dell’anno (eccetto le festività), compilando il form sul loro sito.
Il tour si differenzia dagli altri proprio per la filosofia produttiva dell’azienda, orientata alla coltivazione biologica e biodinamica, alla radice dei vini proposti. Tra questi, ti consigliamo di non mancare un assaggio del Tocco di Baal e la Mossa di Baal. Non te ne pentirai.
Ci auguriamo che questa guida ti sia stata utile. Buon tour nelle aziende vinicole campane.