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Turismo

Aquileia, la “gloriosa”: tra fasti dell’Impero Romano e prestigio del Patriarcato medievale

Un giro turistico completo di Aquileia tra archeologia romana, città di confine, religione, medioevo e arte contemporanea.

Aquileia, città di cultura, di arte e di storia, val bene una visita. Comune friulano in provincia di Udine, cullato tra i fiumi Isonzo e Aussa, conta 3500 abitanti e una storia ancestrale e prestigiosa.

Fu fondata dai romani nel 181 a.C. come colonia di diritto latino nel territorio degli antichi Carni nei pressi del fiume Natissa, come avamposto per sbarrare l’accesso verso l’Impero alle popolazioni autoctone dei Carni e degli Istri che si trovavano a ridosso dei confini orientali romani.

Origini del nome

Il nome Aquileia (Olee in friulano originale, Olea in goriziano originale, Aquilee in friulano moderno, Aquilea  in goriziano moderno) ha probabilmente origini pre-romane, anche se gli studiosi sono indecisi se ascriverlo allo strato paleoveneto oppure, addirittura, allo strato celtico. Entrambe, infatti, erano le lingue parlate comunemente prima dell’avvento dei romani.

Secondo uno studio austriaco che ha posto l’accento su assonanze filologiche, l’antica voce *acuiliu sarebbe il substrato del nome “Celovec”, che corrisponde all’austriaco Klagenfurt. Quanto al suffisso –eia, invece, esso pare tipico delle lingue galliche e infatti lo si ritrova per lo più in aree che furono conquistate dai Galli, quali Celeia, Noreia e Velleia. Un celtico arcaico, dunque, molto simile al gaelico d’Irlanda.  

Questo filone di interpretazione, dunque, farebbe propendere per un’origine celtica del nome, con la base lessicale –aqui(l) dal significato tradizionale di “acque”.

Si sicuro, la sua posizione “mesopotamica”, ossia tra due fiumi (Isonzo e Aussa), richiama certamente una possibile descrizione del territorio anche nella formulazione del nome. Non solo i due fiumi, ma anche la sua posizione strategica tra la Laguna di Grado e l’entroterra, come anello di collegamento tra le ferventi attività marittime dell’epoca e il commercio con il resto della parte italo-orientale dell’allora Impero Romano. Il fiume Natissa che scorre all’interno della città, inoltre, arriva direttamente alla Laguna di Grado dove si apre la bellezza di un territorio quasi totalmente bonificato in epoche passate, grazie al sapiente intervento di vari ordini monastici che, nel corso dei secoli, hanno avuto cura di questo territorio. Inoltre, la frazione di Belvedere che si affaccia sulla Laguna, ospita due amene pinete tipiche del luogo: la Pineta di San Marco e la Pineta di Bielvedè.

Ciittà storica

Aquileia, proprio per la sua fama consolidata, fu capitale della X regione augustea in età romana e divenne, in epoca medievale, metropoli della Chiesa cristiana grazie anche alla sede del potente Patriarcato di Aquileia, che prese il nome proprio dalla città che lo ospitò e che fu una delle più ingerenti entità religiose e politiche del tempo, quasi equiparabile a Roma. Con la formazione del Patriarcato friulano che avvenne intorno al IX secolo d.C., Aquileia ospitò la sede spirituale di Santa Romana Chiesa, condividendo con Cividale (Civitas Austriae) la sede temporale dei Patriarchi fino a XV secolo, finché la Patria del Friuli non venne divisa in due parti: una andò alla Serenissima, l’altra ai Conti di Gorizia che poi la cedettero all’Austria.

A misura della sua importanza storica, basti pensare che insieme alle città di Brescia e Ravenna, la friulana Aquileia rappresenta il più importante sito archeologico dell’Italia settentrionale. Insieme a Cividale del Friuli e alla attuale Udine, inoltre, Aquileia può vantare di essere stata una delle capitali storiche del Friuli.

Tante le cose da vedere in questa splendida città: il colonnato di levante del Foro Romano, la Basilica di Santa Maria Assunta con il più grande mosaico pavimentale antico d’Europa, il campanile di 70 metri da cui si vede il mare, il Museo Archeologico, il Battistero, la cripta degli scavi. Per approfondimenti dettagliati e completi su queste attrazioni culturali, ti consiglio di visitare il sito Friuli Vimado nella sezione dedicata, dove trovi informazioni complete, esclusive e ben organizzate su tutte proposte artistiche della città.

Il milite ignoto

Dietro la Basilica, che è patrimonio dell’UNESCO, si trova il Cimitero degli Eroi. Un cimitero suggestivo contornato da cipressi profumati e popolato da croci che all’interno recano dei medaglioni bronzei con la scritta “Dulce et decorum est pro patria mori” (E’ dolce e dignitoso morire per la patria).  Il cimitero è dedicato ai caduti della prima Guerra mondiale e vi sono sepolti 10 militari. Proprio da questo cimitero, nell’ottobre del 1921, partì il convoglio militare che trasportò il celeberrimo “milite ignoto” verso l’Altare della Patria al Vittoriano di Roma.

Arte contemporanea

Per gli amanti dell’arte contemporanea, Aquileia rappresenta una vera e propria “Mecca” che ospita alcune tra le più importanti manifestazioni artistiche a livello internazionale. Palazzo Meizlik è sicuramente una delle location artistiche più fertili e vivaci, in grado di ospitare mostre pionieristiche e avanguardie particolarissime. Questo a conferma che la città di Aquileia, e il Friuli in generale, è una meta turistica di immenso valore in tutte le sue infinite offerte.

Se desideri maggiori informazioni sul Friuli e su Aquileia nello specifico, puoi consultare Friuli Vimado, il sito di riferimento sul Friuli, sulle opportunità culturali, le bellezze paesaggistiche e naturali, gli eventi della regione, al fine di organizzare al meglio la tua vacanza o il tuo giro turistico, senza mancare neanche una tappa.