
Acqua in bottiglia: a cosa fare attenzione
Negli anni ci siamo abituati a bere acqua in bottiglia trascurando quella del rubinetto nonostante, il più delle volte, questa sia completamente sana o, in alternativa, esistano impianti di depurazione domestica che permettano di avere acqua naturale e frizzante in qualsiasi momento. Nonostante questo l’acqua in bottiglia è diventato un business impressionante, nonostante diverse criticità.
I rischi della plastica
Nonostante sia un materiale molto diffuso l’utilizzo della plastica nell’acqua in bottiglia è piuttosto critico. Innanzitutto perché le bottiglie in plastica sono molto inquinanti e il loro smaltimento raramente avviene in maniera corretta e con un’ottica di riciclo. Inoltre la plastica rilascia sostanze nocive che, inevitabilmente, finiscono nell’acqua provocando diversi disturbi. Secondo diversi studi l’acqua in bottiglia in molti casi è semplice acqua di rubinetto con lo stesso elevato residuo fisso.
Come abbiamo detto la plastica rilascia delle sostanze che sono nocive per la salute. Tra le principali sostanze ricordiamo il Bisfenolo A (BPA) e gli ftalati che possono contribuire a generare gravissimi problemi per la salute umana. I maggiori sono quelli legati all’abbassamento del livello del sistema immunitario, obesità, diabete, diminuzione nel numero di spermatozoi prodotti, problemi di fertilità e pubertà precoce nelle donne, cancro al fegato, atrofia testicolare e, ancora, problemi comportamentali e disturbi nell’apprendimento.
Le etichette sulle bottiglie d’acqua
Per comprendere meglio i rischi legati alla salute dell’acqua in bottiglia è possibile leggere il numero, inserito all’interno di un triangolo, che indica in una scala da 1 a 7 il tipo di plastica utilizzato. Il numero 1 indica il Polietilentereftalato (PET), il materiale più sicuro per l’acqua, ma non può essere riutilizzato. Il numero 2 indica il Polietilene (PE), che sono sicure e riutilizzabili. Il numero 3, il Polivinilcloruro (PVC) è un materiale qualitativamente scarso che può rilasciare sostanze pericolose. Il numero 4 è il Cloruro di polivinile (LDPE), una plastica piuttosto sicura; il numero 5 è il Polipropilene (PP), che non presenta particolari pericoli per la salute. Infine il numero 6 è il Polistirene (PS) che potrebbe essere dannosa per la salute così come quella indicata dal numero 7, il Bisfenolo A (BPA).
Come risolvere il problema
Per risolvere il problema dell’acqua in bottiglia è preferibile orientarsi verso altre alternative. Chi dispone di un pozzo può scegliere tra un depuratore d’acqua; la nota azienda Culligan ne propone di diversi modelli, anche per rendere potabile l’acqua del vostro pozzo! Inoltre esistono anche altre possibilità. Innanzitutto quello di acquistare acqua in bottiglie di vetro; nonostante il costo leggermente maggiore si otterrà un maggiore beneficio sia in termini di inquinamento ambientali che quelli relativi alla propria salute. Oltre ai depuratori di cui abbiamo parlato esistono anche altri dispositivi, come l’alcalinizzatore ionizzatore che permette sia di depurare l’acqua che di renderla antiossidante, permettendo di rimuovere quell’acidità che è spesso collegata a numerose malattie e patologie.
L’acqua è un bene primario e non possiamo vivere senza di essa, ma per far sì che questo bene si mantenga tale e non si trasformi in un pericolo per la nostra salute è fondamentale conoscere quelli che sono i rischi e individuare soluzioni utili per il nostro benessere.

