SEO: Come fare e non fare la link building
Quando si parla di SEO off site, cioè di tutte quelle tecniche di posizionamento del sito fatte all’esterno del sito stesso, la mente corre quasi sempre alla strategia del link building. Si tratta di una strategia di creazione di link esterni al nostro sito, che rimandano al nostro portale. Sono in genere contenuti in guest post che vengono pubblicati su differenti siti, in modo da aumentare la nostra popolarità ed autorevolezza online, cercando di arrivare nelle prime pagine di Google.
Avere una rete di backlink di qualità che rimandano al proprio sito è un’eccellente strategia per poter conquistare fiducia da parte di Google, ma bisogna anche sapere fare bene link building perché i collegamenti ipertestuali, che sono davvero importanti per i motori di ricerca, possono diventare un’arma a doppio taglio. A tal proposito vi segnaliamo questo ottimo articolo esplicativo del SEO Max Del Rosso su cosa sia la link building http://www.ilmioposizionamento.it/link-building-cose-perche-importante/.
Ottenere dei link al sito non è sempre facile e se lo si fa in modo sbagliato, si rischia che Google se ne accorga e che ci penalizzi anche pesantemente. Ecco perché l’attività di link building va fatta sempre con cognizione di causa e con attenzione, senza improvvisare. Vogliamo darvi qualche consiglio su come fare bene link building senza incorrere in penalizzazioni, e sulle mosse che invece sono da evitare se non volete che il vostro sito venga punito da Google.
Come fare bene link building
I link sono di fondamentale importanza per Google, il quale, nel decidere il posizionamento di una pagina, esamina anche i collegamenti ipertestuali che sono connessi al sito. Quindi avere un certo quantitativo di backlink di qualità che rimandano al nostro sito è ancora oggi un segnale positivo per Google. Tuttavia bisogna tenere conto di alcuni fattori.
Innanzitutto, è bene cercare di costruire sempre dei post di ottima qualità, possibilmente originali nel senso che non vi siano contenuti simili nel web. Google apprezza tutto quello che può consistere in un prodotto di valore aggiunto per l’utente finale, in un’ottica di centralità del cliente. Ecco perché fare guest post brevi, poco originali, sovra ottimizzati e di scarso valore è considerata link building di cattiva qualità e non vi aiuterà a posizionarvi. Possiamo consigliarvi di creare dei contenuti davvero originali e di cercare di renderli virali condividendoli più volte sui social. Evitate invece di usare siti spam o di spammare i contenuti per il web.
Come non fare link building
Non è vero che Google scoraggia la link building. Google, semplicemente, scoraggia le tecniche di link building illecita, che tendono a cercare di raggirare l’algoritmo per ottenere in modo disonesto un migliore posizionamento nei motori di ricerca.
Utilizzare dei software che aumentano la pubblicazione dei link online è una mossa davvero pessima perché si tratta di software che spesso sfruttano delle falle nel CMS dei siti che ospiteranno i vostri link (pensate a Xrumer, Senuke ecc). Si tratta di tecniche di link building fallaci e poco oneste che Google trova facilmente e che porteranno, nove casi su dieci, alla penalizzazione del vostro sito.
Non utilizzate neppure i network di siti, che spesso svolgono campagne di link building dallo stesso IP e di conseguenza Google impegnerà davvero poco tempo per individuavi e per punirvi.
C’è chi cerca di risparmiare soldi sulle campagne di link building facendo riferimento a backlink da marketplace dove i link sono comprati ad un tanto al kg e quindi spammati nel web. Inutile dire che si tratta di una tecnica deleteria, almeno tanto quanto quella che viene offerta da webmaster esteri (spesso indiani) che propongono servizi massicci di link building a cento dollari al mese.