Seggiolini anti abbandono: cosa sapere?
L’uso dei seggiolini anti abbandono è diventato obbligatorio a partire dal mese di novembre 2019, tuttavia vi sono ancora dei punti da chiarire, relativamente al loro utilizzo, alla normativa che li impone e a quali modelli di seggiolino acquistare.
In questo articolo, dunque, cercheremo di fare maggior chiarezza nei riguardi di questi dispositivi, atti a proteggere, e a salvare, la vita dei più piccoli.
La legge sui dispositivi anti abbandono
La legge sui dispositivi anti abbandono è entrata in vigore il 7 novembre 2019, dopo che il Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti ha adottato il decreto 122/2019, che è stato subito ribattezzato “decreto seggiolino”, poiché l’introduzione di questo dispositivo è il punto che ha destato maggior interesse.
La legge è stata introdotta per prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli chiusi, evento che si è già verificato diverse volte e che ha causato, talvolta, la morte del piccolo in auto. La circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in merito all’obbligatorietà dell’utilizzo dei seggiolini, scrive che devono essere utilizzati nei veicoli appartenenti alle categorie MI, Nl, N2 e N3 di cui all’art. 47 del Codice della Strada1 immatricolati in Italia o immatricolati all’estero, quando condotti da residenti in Italia, per il trasporto di bambini di età inferiore a 4 anni.
Inoltre, il decreto ministeriale ha fissato anche le caratteristiche che devono possedere questi dispositivi per essere considerati in regola con l’adempienza della normativa.
Come sono fatti i dispositivi anti abbandono omologati
I seggiolini o dispositivi anti abbandono omologati possiedono alcune caratteristiche precise, che li rendono maggiormente funzionali per garantire la sicurezza dei bambini. Nello specifico, queste caratteristiche sono:
- Essere integrato all’origine nel sistema di ritenuta per bambini;
- Essere una dotazione di base o un accessorio del veicolo, compreso nel suo fascicolo di omologazione;
- Essere del tutto indipendente sia dal sistema di ritenuta sia dal veicolo.
Inoltre, stando a quanto si legge sulla circolare già citata, anche i fabbricanti di seggiolini sono tenuti all’adempienza di alcuni obblighi. Infatti, si legge che il fabbricante deve accertarsi che esso sia conforme alle prescrizioni tecniche costruttive e funzionali essenziali e che lui stesso redige la documentazione tecnica e, su richiesta, la mette a disposizione dell’autorità di vigilanza del mercato.
Infine, nel redigere la dichiarazione di conformità, il fabbricante si assume la responsabilità della conformità del dispositivo antiabbandono alle prescrizioni tecniche costruttive e funzionali essenziali.
Acquistare un seggiolino omologato
Quando si acquista un seggiolino anti abbandono, occorre ricordare che esso deve essere sempre provvisto delle prescrizioni per la sua installazione nel veicolo, oltre che delle indicazioni generiche e specifiche per la sua manutenzione e per il suo corretto utilizzo.
Invece, per quanto riguarda le aziende dalle quali comprare questo tipo di seggiolino, non c’è nulla di cui preoccuparsi: sono già diverse quelle che hanno provveduto alla realizzazione di seggiolini omologati. Tra queste ci sono anche quelle più famose per quanto concerne la vendita di tutto l’occorrente per l’infanzia, dai passeggini ai giocattoli, fino agli accessori, come chicco, cybex e tippi.