
Quanto costa assumere un dipendente? Agevolazioni, bonus e suggerimenti
Una nuova assunzione comporta sempre delle domande, non solo di gestione ma anche in termini di budget. Un dipendente ha dei costi alti per le aziende, seppur oggi ci sono degli incentivi da non sottovalutare e utilizzare al meglio.
È compito di ogni imprenditore valutare l’assunzione di nuovo personale, calcolare se il budget a disposizione lo consente e tutte le agevolazioni che possono essere prese in considerazione.
Il consiglio è di valutare con attenzione, anno dopo anno, quali possano essere le strade da seguire per assumere o per i dipendenti già in essere.
Facciamo chiarezza con l’aiuto degli esperti.
Quali sono i costi dei dipendenti
Ogni dipendente per una azienda ha un costo ben definito, che va ben oltre allo stipendio concordato in fase di contratto e in un momento così difficile i dettagli sono importanti. Ovviamente, ci sono delle agevolazioni e degli incentivi che possono essere presi in considerazione come si nota anche in questo approfondimento sui fondi interprofessionali e il contributo al 0.3 %.
Per quanto riguarda, al contrario, un neo assunto i costi di assunzione sono letteralmente diversi. Ci sono i costi per l’inserimento di una nuova risorsa – i contributi INPS – i premi INAIL e poi tutti i costi accessori da considerare.
Si deve quindi prevedere, tra le tante cose;
- Retribuzione minima conglobata
- Oneri previdenziali
- Oneri assistenziali
- Extra
Lo stipendio per ciascun neo dipendente si ottiene calcolando i livelli del contratto collettivo nazionale, con valutazione di elementi fissi ed elementi variabili. Nella prima categoria rientra il mimino tabellare, contingenza, elemento di retribuzione con scatti di anzianità e nella seconda gli accordi specifici tra le parti.
Quando si parla di costi previdenziali, ci sono dei componenti che l’azienda deve prendere come riferimento essendo la parte più cara di competenza. Cosa vuol dire? Questi costi si basano sull’anzianità, settore in cui opera l’azienda oltre che le dimensioni e lo stato giuridico. Tutti i contributi si calcolano con una percentuale che differisce dalla retribuzione netta, sommandosi al premio INAIL che viene determinato dal rischio di infortunio.
Esonero pagamento contributi INPS
Considerando, anno dopo anno, tutte le agevolazioni che possono essere in attivo per le aziende sia per dipendenti attivi e sia per i neo assunti, ci sono anche degli esoneri per il pagamento dei contributi INPS:
- Per tutte le realtà che assumono persone minori a 36 anni di età, la legge prevede l’esonero del pagamento dei contributi INPS al 100% – ponendo un limite massimo sino a 6.000 Euro per un periodo di 3 anni;
- I neo impiegati non devono essere stati occupati a tempo indeterminato o full time nel corso della loro intera vita professionale.
Questo esonero si riferisce a tutti i datori di lavoro privati, con esclusione della Pubblica Amministrazione, cercando di agevolare l’assunzione dei giovani non attraverso la chiamata o contratto intermittente e apprendistato.
Questo sconto, salvo modifiche, viene riconosciuto anche alle PMI che assumono neo lavoratori con contratto di apprendistato al primo livello. Le esclusioni prevedono anche le contribuzioni come il fondo dei trattamenti di fine rapporto o i premi INAIL.

