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Musica

Impianti di diffusione sonora: tutte le informazioni utili per conoscerli

E’ facile trovare un impianto di diffusione sonora in locali come teatri, cinema, auditorium ed aule scolastiche. Per impianto di diffusione si intendono altoparlanti e microfoni.

Ne esistono di due tipi:

  • Impianti per il suono riprodotto. La caratteristica principale di questo impianto è non avere microfoni aperti
  • Impianti live a diffusione sonora. Al contrario dei primi, questi impianti prevedono la presenza di un microfono aperto. Sono inoltre soggetti all’effetto Larsen, una sorta di feedback acustico

E’ capitato a tutti, almeno una volta, di sentire all’improvviso un fastidioso fischio nel bel mezzo di un concerto o una manifestazione live: questo è proprio l’effetto Larsen.

Si tratta di un ritorno dei suoni emessi dall’amplificatore del microfono e quando si verifica questo problema può creare fastidi anche importanti a livello di recezione del suono. Non è raro, infatti, che con l’effetto Larsen si senta male la voce di chi parla al microfono.

La realizzazione di un impianto di diffusione sonora senza difetti

Per questo motivo è fondamentale che chi progetta l’impianto tenga bene in considerazione le caratteristiche del locale che andrà ad ospitarlo, questo per poter posizionare gli altoparlanti nei punti giusti. In generale la regola dice che questi non debbano mai essere posizionati davanti alla persona che parla con il microfono.

E’ anche importante scegliere gli apparecchi giusti per eliminare alla fonte una serie di noiose problematiche, ad esempio optando per la vasta gamma di prodotti di Cerwin Vega potrete amplificare al meglio le vostre serate.

Negli ambienti chiusi si può verificare anche un altro problema ovvero l’innesco del feedback. Specialmente quando si parla di esibizioni musicali è facile che gli artisti abbiano l’esigenza di fare delle prove prima del concerto in quanto devono ascoltare loro stessi. In questo caso vengono messe delle casse apposite sul palco, le casse monitor, le quali sono in grado di dare all’artista il suono di ritorno. Chiaramente, in questo caso, evitare l’effetto Larsen diventa quasi impossibile.

Per evitare poi che il suono interagisca con i microfoni, è bene considerare le casse direttive. In questo modo è possibile controllare il fascio sonoro evitando, così, qualsiasi problema.

Uno degli ambienti più delicati per il controllo acustico è la chiesa. Qua, infatti, è facile incappare nel problema del riverbero e questo per via dei suoni emessi verso le superfici dell’edificio.

Sono le caratteristiche dell’ambiente a determinare la coda sonora che si crea in un certo locale. Quello che si sa, al momento, è solo che l’energia del picco iniziale tende ad aumentare se si amplifica il suono diretto.

Nel caso poi in cui gli altoparlanti direttivi vengano rivolti verso le persone, il riverbero non viene aumentato in quanto è proprio il corpo umano ad assorbire i suoni in modo davvero efficace.