
Cucine usate, guida all’acquisto
Comprare una cucina usata è, innanzitutto, un investimento di tempo. Non solo perchè richiede una valutazione attenta e precisa, ond’evitare di essere fregati, ma anche perchè la scelta deve tenere conto di acune considerazioni fondamentali, se si è decisi a fare questo determinato tipo di acquisto.
Alcune considerazioni iniziali, prima di guardare in modo più approfondito ciò cui è necessario prestare un’attenzione particolare.
Prima considerazione è legata al fatto che, specie in Italia, la cucina non rappresenta un mero luogo della casa destinato alla preparazione dei cibi: la cucina è un luogo di aggregazione molto importante. Basti pensare all’innumerevole quantità di famiglie che la sera, dopo le varie vicissitudini quotidiane, si riuniscono attorno al tavolo (della cucina, appunto), e raccontano e si ritrovano.
Inoltre, altro aspetto, che consente di entrare anche nel merito della scelta di una cucina usata, è che ogni cucina è tagliata su misura. Difatti, mobilia ed elettrodomestici, sono perlopiù montati secondo un preciso ordine da parte del primo acquirente, dettate da necessità che possono essere diverse: dimensioni del’ambiente, arredamento, necessità o meno di determinati elettrodomestici. Sarà dunque importante, in una fase preliminare, valutare attentamente tutti questi fattori, per far sì che quella che entri in casa sia proprio la cucina ideale.
Le fregature che sono più comuni, all’interno di questo tipo di mercato, sono legate agli elettrodomestici. Infatti, a differenza della mobilia, di cui ci occuperemo più avanti nell’articolo, gli elettrodomestici sono particolarmente soggetti ai problemi che lo scorrere degli anni porta con sè. Il motivo è, fondamentalmente, che nel tempo, soprattutto in tempi come questi, la tecnoogia evolve, e tale evoluzione fa sì che ci sia un maggiore affaticamento dei vecchi elettrodomestici. Facciamo un esempio per capire: un forno, di buona qualità, dieci anni fa, mancava di sistemi che permettessero di monitorare la temperatura dell’arrosto in cottura, o di cuocere lo stesso arrosto mantendolo umido, tramite sistemi di umidificazione.
Atro aspetto fondamentale, legato agli elettrodomestici, sono i tanto famigerati consumi; sarà infatti fondamentale, nella scelta di una cucina usata, valutare attentamente quale sia la classe energetica cui appartengono gli elettrodomestici che la compongono (le classi energetiche vanno dalla classe G, propria solitamente di elettrodomestici molto vecchi, alla classe A+++). Quest’ultimo aspetto è da tenere ben presente, anche per quanto riguarda l’aspetto economico: se nel momento dell’acquisto della vostra cucina usata (ad esempio su aaannunci.it), il rivenditore (sia esso privato o un negozio) dovesse chiedere una cifra alta o molto alta, pur con al proprio interno elettrodomestici appartenenti a classi energetiche basse, si renderà necessaria una contrattazione al ribasso, oppure virare su altre cucine.
Infine, per quanto concerne gli elettrodomestici, va tenuto conto che non necessariamente essi sono integrati alla cucina; sarà pertanto possibile, qualora vi convinca la parte dei mobili, e sia essa adatta alle vostre esigenze, acquistare solo i mobili dela cucina che avete scelto, comprando poi separatemente forno e lavastoviglie. Ciò comporterà certamente un sensibile calo del costo che dovrete sostenere per comprare la cucina, in quanto, logicamente, si dovrà sottrarre il valore degli elettrodomestici che non comprerete.
Veniamo poi al secondo aspetto che riguarda l’acquisto di una cucina usata e il modo per evitare fregature: la mobilia.
Innanzitutto è bene fare una piccola osservazione su quelli che sono i materiali comunemente utilizzati per le cucine: acciaio inox o granito per i piani di lavoro e di appoggio; legno massello o compensato con rivestimenti per la parte riguardante sportelli e mensole. Questo aspetto non è da sottovalutare, perchè ogni materiale ha un costo, ed è necessario avere presente, mediamente, quale sia tale prezzo, al fine di evitare di pagare eccessivamente materiali meno qualitativi.
Si passa poi ad osservare la presenza di evidenti segni di usura, sia essa dovuta al tempo che passa o al fatto che i precedenti proprietari abbiano utilizzato molto la cucina che vi accingete ad acquistare. Solitamente, questo è l’aspetto che magggiormente si tende a guardare, ma alcuni dettagli non devono passare inosservati: la presenza di graffi o segni profondi sul piano di lavoro avranno una minore incidenza sul prezzo invece che eventuali danni su cassetti o maniglie. Ciò è dovuto, chiaramente, alla destinazione d’uso e all’impatto estetico che i due diversi elementi hanno.
Altra caratteristica che potrebbe far leggermente aumentare il prezzo, ma che risulta importante in una cucina usata, è il fatto che essa può essere componibile: in tal caso, essa sarà facilmente assemblabile alle vostre esigenze, ma richiederà l’impiego di una maggiore manodopera in fase di montaggio.
Ultimo aspetto da valutare, con un’attenzione particolare, riguarda gli elementi fondamentali di una cucina: i fornelli.
Esiste, infatti, una normativa, la quale varia a seconda delle località, ma che deve essere rispettata, ond’evitare che ci siano problemi futuri. Su questo, aspetto, poichè lungo e complicato, sarebbe bene rivolgersi al proprio rivenditore di fiducia o semplicemente all’impresa incaricata di montare la cucina. In linea generale, tale normativa è diretta all’impianto, più che agli elettromestici, ai tubi e ai collegamenti.

