Come diventare una wedding planner
Come diventare una wedding planner? Partiamo dall’inizio! Per molte coppie il giorno del matrimonio è quello più atteso e desiderato ma anche quello più temuto, non solo per il carico di emozioni che porta con sé ma anche per la paura che qualcosa non vada secondo le aspettative. La prima cosa che dovete sapere è che il matrimonio perfetto non esiste! Tuttavia è possibile alleviare ansie e agitazioni rivolgendosi a dei professionisti del settore. La figura del wedding planner è quella dell’organizzatore di matrimoni ed è in netta crescita anche in Italia!
Wedding planner. Chi è?
La figura del wedding planner è quella dell’organizzatore di matrimoni. Si tratta di un professionista che assiste ed accompagna le coppie durante l’organizzazione del giorno delle nozze. In Italia, questa professione, ha avuto una grande crescita soprattutto nell’ultimo decennio e, al momento, costituisce un’ottima opportunità di lavoro. A tal proposito è importante sapere che il settore del wedding, solo in Italia, coinvolge circa 90mila imprese tra fornitori, location e organizzatori. Copre un giro d’affari pari a 50 miliardi di euro.
Puoi esserlo anche tu!
Chi è in cerca di un lavoro o vuole intraprendere una nuova esperienza professionale può iniziare un percorso di formazione per diventare wedding planner! Come per ogni cosa, sono richieste attitudini e passioni per come riuscire a progettare, organizzare, coordinare e monitorare le varie fasi del matrimonio ma deve anche avere creatività, dinamismo ed entusiasmo! Non è un lavoro semplice ma ci sono almeno cinque buoni motivi per intraprendere il percorso di formazione per diventare un organizzatore di matrimoni!
I pro di una professione in forte ascesa
Ci sono molti vantaggi che derivano da questo tipo di professione. Eccone alcuni:
- Si lavora in un ambiente felice, armonioso e carico di energia positiva
- È un lavoro dinamico, flessibile.
- Stimola l’immaginazione e porta alla creazione di un’atmosfera perfetta mai noiosa
- Permette di avere altri sbocchi lavorativi insegnando al professionista di organizzare a 360° non solo un matrimonio ma anche qualsiasi altro evento
- Si tratta di figura internazionalmente riconosciuta che potrà lavorare ovunque desideri farlo!
Quanto guadagna un wedding planner?
La domanda più spinosa ma anche più importante è sempre la solita: quanto guadagna un wedding planner? La carriera da wedding planner comporta tanto lavoro ma anche tante soddisfazioni umane ed economiche. Occorre premettere che lo stipendio del wedding planner che abbia una partita Iva è quello di un qualsiasi libero professionista privo di uno stipendio fisso, pertanto, la retribuzione varia a seconda di quanto si è famosi nel settore e quindi, chi vuole diventare un professionista nell’organizzazione eventi, dovrà puntare tutto sulla promozione di se stesso. In modo molto approssimativo possiamo dire che in Italia, lo stipendio del wedding planner si aggira dai 1.000 ai 15.000 euro a matrimonio. Sullo stipendio, oltre alla popolarità, incidono anche gli anni di esperienza e l’affermazione a livello nazionale e/o internazionale del professionista.
Come diventare una wedding planner?
La prima cosa da fare è valutare le proprie capacità, attitudini e aspettative. Se non manca la creatività, la voglia di fare e la disponibilità a svolgere un lavoro molto versatile si può iniziare la formazione attraverso un corso per Wedding Planner Online! In poco tempo e senza fatica si apprendono le basi per intraprendere una professione affascinante e sempre più ricercata. È un lavoro che, come anticipato, può dare molte soddisfazioni economiche e personali ma presuppone una formazione costante e un’attitudine all’ascolto. Il consiglio per chiunque volesse intraprendere questa carriera è quello di assistere e affiancare gli sposi cercando di rispondere alle loro aspettative proponendo location, riti e addobbi che ben si sposino con il modo di essere della coppia. Le qualità per diventare wedding planner dando vita a eventi indimenticabili sono: capacità organizzative, creatività, versatilità, empatia e praticità.